Chi intende sposarsi deve rivolgersi direttamente all’Ufficio di Stato Civile per sottoscrivere il verbale di pubblicazione. Qualora il matrimonio scelto dovesse essere celebrato con rito religioso, i nubendi dovranno necessariamente presentare la richiesta di pubblicazione da farsi nella Casa Comunale sottoscritta dal Ministro di culto competente. Sarà cura del personale addetto a procedere d’ufficio all’acquisizione dei documenti necessari. Per gli stranieri (comunitari ed extracomunitari) è obbligatorio il NULLA OSTA rilasciato ai sensi dell’art. 116 del C.C. dall’autorità diplomatica (Consolato o Ambasciata) del proprio Paese e l'esibizione del documento attestante la regolarità del soggiorno (per i cittadini extracomunitari).

Le pubblicazioni rimangono esposte per 8 giorni consecutivi e il matrimonio potrà aver luogo non prima di 4 e non dopo 180 giorni dalla data di affissione delle pubblicazioni.
Decorsi i termini di legge, in caso di matrimonio religioso, sarà rilasciato il certificato di avvenuta pubblicazione da consegnare al parroco o ministro di culto.  

Il matrimonio civile viene celebrato nel Comune ove è stata fatta richiesta di pubblicazione; è possibile però sposarsi in altro Comune presentando la delega rilasciata dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune dove avrebbe dovuto celebrarsi il matrimonio.

I futuri sposi devono, innanzitutto, fissare l’appuntamento per la celebrazione del rito e possono farlo sia al momento della firma del verbale che in un secondo tempo, e precisamente entro sei mesi, ossia il termine di validità delle pubblicazioni stesse. Nel contempo devono segnalare all’ufficio la scelta del regime patrimoniale (comunione o separazione dei beni). Nel giorno ed ora prefissati gli sposi si recano nel luogo ove si terrà la cerimonia accompagnati da due testimoni maggiorenni, anche parenti. Tutti devono essere muniti di documento d’identificazione valido.